Con questo caldo, per me, è davvero difficile mettermi alla tastiera e scrivere. Ma i giorni passano e non posso mettere in vacanza forzata il blog! Quindi ghiacciolo alla mano, eccomi pronta per il post di oggi. Questo mese GI ha compiuto gli anni e tra i vari regali non sono mancati i libri illustrati. Ne approfitto, visto che l’ultimo articolo che ho dedicato ai libri è un po’ datato, per parlare del mio preferito. La grande fabbrica delle parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo.
Un libro che ho conosciuto tramite un’amica e che è rimasto nella wishlist anche troppo. Perché è un libro con bellissime illustrazioni e un grande messaggio. Invita a riflettere sulla comunicazione tra le persone e il diritto alla parola. Al centro una dolce e delicata storia d’amore tra bambini, sognante e di grande tenerezza.
C’è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?
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[…] di una vasta collana che comprende animali, insetti, fiori…). Di Leo e la cravatta infinita, La grande fabbrica delle parole e Magritte, questo non è un libro, ho già scritto sul […]
15 Dicembre 2017 at