Sveglia alle sette come tutte le mattine, una doccia veloce e mi dirigo all’edificio principale dov’è c’è il ristorante e la zona colazione. Quando, passata la reception e un corridoio, arrivo alla sala non posso trattenere un grandissimo sorriso. La stanza inondata già di sole è semplicemente uno spettacolo per gli occhi. Non finirò di ripeterlo, ma da queste parti, la cura per il dettaglio è qualcosa di innato. Vedete la composizione di grandi barattoli di vetro per i cereali? Potrete immaginarvi il resto: il grande mobile bianco con piano in legno ricco di piatti salati e dolci, l’angolo del tea, la zona dei succhi di frutta…
Caricato il piatto mi dirigo fuori in terrazza e per poco non mi cade tutto per terra. Luce ancora leggera e aria fresca su un panorama mozzafiato. Vista su un grande lago ancora silenzioso rallegrato dal sole che brilla sulla superficie. Le uniche parole che mi vengono in mente sono quiete e pace.
Prima tappa, il museo Ikea in cui viene ripercorsa la storia del colosso svedese. Sapevate che il nome è l’acronimo delle iniziali del fondatore Ingvar Kamprad e di Elmtaryd e Agunnaryd, rispettivamente fattoria villaggio di nascita? Kamprad è intenzionato a produrre design bello ed accessibile a tutti. Nel 1953, con base ad Älmhult, da vita all’azienda e nel 1959 apre il primo punto vendita. Da quel momento inizia la crescita dell’azienda, lo sbarco nel 1965 a Stoccolma e via via fino ad oggi con l’apertura del 357° punto vendita nel mondo. Abbiamo ripercorso la storia dell’azienda attraverso i primi mobili fino a quelli nuovi o usciti da poco dalla produzione, passando per i classici e gli intramontabili.
Ho riscoperto molti pezzi delle vecchie collezioni da bambino, alcuni davvero ancora attuali. I giochi di legno come la caserma dei pompieri, o il tavolino con sedie ribaltabili che si adattano all’età dei piccoli di casa. Una standing ovation per il primo modello di seggiolone, fantastico. Una parete intera per esporre i cataloghi che si sono susseguiti negli anni, è stato divertente vedere i mobili che andavano di moda l’anno in cui siamo nati.
Finita la visita al museo, e comprato una miniatura dell’innaffiatoio Ikea ps 2002, abbiamo partecipato alla presentazione del nuovo progetto – Next generation – che coinvolge le donne dei paesi in via di sviluppo nella realizzazione di piccole collezioni limitate. Vi anticipo che la prima collezione è sui toni del nero, beige e turchese e comprende tessuti, ceramiche, cesti e cuscini. Ma non è finita qui, ci hanno mostrato le anteprime 2015, molti oggetti sono già in produzione, alcuni pezzi forse rimarranno solo dei prototipi ma ci sono tantissime cose interessanti. Non posso dirvi di più… per ora.
Non potevano certo andare via senza visitare l’edificio principale dedicato al design e alla prototipazione.
Purtroppo anche qui non si potevano scattare foto ma fidatevi, è un posto fantastico. L’edificio è appena stato rimodernato e ampliato. La nostra foto ricordo è fatta nella sala principale, un grandissima arena nella quale incontrarsi per discutere dei progetti, chiacchierare con i colleghi e mangiare. Tutto intorno piccoli uffici e al piano superiore altri grandi ambienti aperti dove lavorare. Quando si dice che l’ambiente stimola… Tanto legno chiaro, cuscini colorati, mobili ikea e luce del nord.
La visita è finita e dobbiamo andare, un’altra tappa ci aspetta. Ancora qualche foto per ricordarsi di questa giornata speciale e via verso un posto incantevole… del quale vi parlerò domani!
4 Comments
Tutto bellissimo e….meritato!
22 Giugno 2014 atGrazie mille Alessandra!
22 Giugno 2014 at[…] l’Ikeabloggertour a cui ho partecipato a giugno, tra i tanti luoghi meravigliosi visitati, abbiamo passato una […]
29 Giugno 2016 at[…] questa era una delle anteprime che ho potuto vedere durante l’ikeabloggertour in Svezia quest’estate. Ovviamente non vedevo l’ora che fossero disponibili nei negozi […]
29 Giugno 2016 at