Sono molto contenta perché non potevo festeggiare meglio il mio compleanno. Da ieri è online la mia intervista, argomento il kids design, sul magazine tedesco Afilii. L’intervista è in inglese (che faticaccia!) ma ho pensato di pubblicare sul blog la versione in italiano. Pronti?
E ‘importante insegnare ai bambini il design e l’architettura?
Credo che non sia solo importante ma fondamentale. Tutti noi viviamo all’interno di architetture: case, scuole, edifici di culto, negozi e siamo fruitori di piazze, parchi o metropolitane. L’uomo da sempre costruisce ambienti in cui vivere e luoghi di condivisione, perché i bambini dovrebbero essere lontani da questi temi? Non sono i primi che passano l’infanzia a costruire spazi ed oggetti con le costruzioni o con il cartone, o semplicemente con l’immaginazione o nei disegni?
L’avvicinamento dei bambini all’architettura è un’occasione educativa e didattica di fondamentale importanza. Va fatta con i giusti metodi ma è importante perché investe tante aree del sapere (quelle scientifiche, tecnologiche e artistiche) ed è lo scenario in cui svolgiamo ogni attività. E questo vale per l’architettura come per il design.
Spingere i bambini a descrivere e studiare gli spazi nei quali vivono serve a immaginare forme e spazi vicini ai loro desideri e alle loro esigenze. E’ una grande palestra creativa per l’immaginazione e la percezione della loro casa, della propria città e dei luoghi in generale. Insegnare design e architettura è anche un modo per educare al bello e all’estetica le nuove generazioni e aiuta a sviluppare, nei ragazzi, il senso critico.
Cosa deve avere un arredo per bambini per essere considerato di qualità?
Prima di tutto forma e funzione devono unirsi e il mobile deve essere modellato per adattarsi al bambino e non viceversa. Deve rispondere ad alti standard dal punto di vista della qualità e della sicurezza. Deve essere esteticamente bello e se il prezzo è “democratico” è ancora meglio.
Ti ricordi il tuo giocattolo preferito che hai avuto come un bambino?
Senza dubbio le costruzioni Lego e la bambola con i capelli di lana “Camilla”. I Lego mi hanno aiutata nella concentrazione, nella precisione delle cose e hanno soddisfatto la mia voglia di costruire (non a caso sono diventata un’architetto). Camilla era una bambola con i capelli di lana munita di passaporto. Con lei inventavo esplorazioni e avventure e da allora la mia passione per viaggi e culture diverse è solo aumentata. In modi differenti rappresentano le mie attitudini trasportate nella dimensione del gioco e dell’immaginazione.
Cos’è davvero essenziale per la camera di un bambino?
Credo che di essenziale ci siano davvero pochi pezzi che variano, in parte, con l’età del bambino. Al primo posto ovviamente c’è il letto che deve assolutamente seguirne la crescita. Dal mio punto di vista non è concepibile che un bambino passi dal lettino con le sponde direttamente al letto singolo. Tu dormiresti in un letto lungo quasi tre metri? Credo di no, io mi sentirei persa ma sono queste, più o meno, le proporzioni. E l’altezza del materasso a 40cm da terra? Per un bambino di quattro anni equivale a scalare l’Everest per andare a dormire. Consiglio sempre ai genitori, in fase progettuale, di abbassarsi per vedere le cose dalla prospettiva dei piccoli di casa. Non regge più nemmeno la scusa del “è troppo costoso”. Attualmente il mondo del design per bambini è in continua evoluzione e sperimentazione e si trovano anche molte alternative economiche. Serve una postazione semplice da dedicare alla creatività e allo studio. In base all’età di chi occupa la stanza, potrà essere un tavolino con seggioline o una scrivania. Contenitori, tanti, per i giochi. Largo a ceste, scatole o cassettiere, non importa. “Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”. Cit. Un armadio o una cassettiera, ma solo per contenere l’essenziale. Troppo spesso vedo persone acquistare armadi enormi che, una volta nella cameretta, finiscono col trasformarsi nello spazio per il cambio di stagione di tutta la famiglia, oppure in una variante compatta di ripostiglio. Se il bambino è piccolo servirà un fasciatoio, una poltrona per la mamma e un’area morbida con tappeto per giocare ed esplorare lo spazio.
L’importante comunque è saper scegliere prodotti dal design neutro che può durare nel tempo e che possano cambiare funzione nel tempo adattandosi alle future esigenze.
Cosa dovrebbero considerare, i progettisti, quando studiano spazi o prodotti per i bambini?
Per la progettazione dei prodotti è più semplice, l’ho detto precedentemente. Forma, funzione e bellezza devono unirsi in un prodotto che si adatti al bambino e non viceversa.
Per i progetti di interior è un po’ più complesso. In Italia, ad esempio, la progettazione di spazi per bambini è un settore in forte crescita ma relativamente nuovo, e culturalmente non sempre considerato importante. Bisogna senza dubbio mettersi nei panni dei bambini e intendo mettersi letteralmente “alla loro altezza”. Capire che quello spazio sarà per un bambino e per questo dovrà seguire degli standard di sicurezza e di fruizione che non sono gli stessi dell’adulto. Ho scritto a riguardo alcuni post sul blog, (camerette per età) e più i bambini sono piccoli, maggiore sarà l’attenzione da porre in fase progettuale.
Non per ultimo è importante ascoltare i desideri del bambino, anche se le richieste saranno fantasiose, bizzarre e spesso irrealizzabili! Considerare i gusti dei bambini e le loro esigenze, mixarle con le idee dei genitori e rendere reale e fattibile quello che chiedono entrambi. Insomma, una piccola impresa creativa!
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