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NANNA 2° PARTE – LETTINI

Ieri abbiamo parlato di culle, mentre oggi vorrei affrontare il tema dei lettini. Come saprà chi mi segue da un po’, nel blog non troverete recensioni di lettini con le sbarre perché proprio non mi piacciono ( l’idea che mi danno è quella di una prigione) e perché da tempo ho sposato le idee di Maria Montessori per quel che riguarda il rapporto spazio e bambini.

Uno degli argomenti cari all’insegnamento montessoriano è l’organizzazione e progettazione degli ambienti destinati ai bambini, visti come luoghi formativo. La casa quindi dovrebbe essere dei bambini e non organizzata per il loro arrivo. Purtroppo non sempre è semplice adattare queste idee a tutta la casa, ma credo sia doveroso che si applichi almeno ai loro spazi. Per questo ancora prima del design o del gioco, è importante che la stanza sia a misura di bambino, in cui abbia la massima libertà associata alla massima sicurezza. Gli oggetti devono quindi essere a sua misura.

Non voglio fare una crociata contro i lettini con le sbarre perché c’è chi li usa e si trova bene, ma mi capita spesso di parlare con amiche che sono incappate in rovinose cadute dei pargoli dai letti. Infatti il periodo in cui il bimbo dovrebbe passare dalla culla al lettino coincide con l’inizio delle esplorazioni dello spazio. Si mette in piedi, saltella e ahimè spesso scavalca le sbarre per uscire dalla sua piccola “prigione”. Non sarebbe meglio un lettino basso, facilmente raggiungibile dal bimbo ma in questo modo anche sicuro contro le cadute?
Le opzioni in circolazione sono tante e rispondono a varie esigenze. Alcuni preferiranno un lettino montessoriano per poi passare direttamente al letto di misura standard, altri li inframezzeranno  con una soluzione toddler ( cioè lettino basso di misura ridotta rispetto allo standard).

Una delle opzioni più economiche ma di grande effetto può essere l’uso dei pallet di legno come rete su cui appoggiare il materasso, soluzione che può crescere insieme al bambino. Ma se cercate qualcosa in commercio ecco le soluzioni  più interessanti che ho trovato in rete per voi:

 

Lettino basso per bambini in legno naturale

Lo adoro e ne avevo già parlato. Si tratta del lettino futon di Madori design, in legno di abete di foreste sostenibili. In tre misure: baby, toddler e standard. Lettino in legno dal design essenziale della Nume, montato su ruote per spostarlo in tutta facilità.

Lettino L1 della Totem. Misura baby, in multistrato di legno ecologico e ad incastro senza parti metalliche. Personalizzabile nel colore mediante un finitura ecologica da applicare con un panno.

Lettino impilabile Stapelliege di Müller Möbel e progettato da Rolf Heide. Naturale o colorato è disponibile nelle misure toddler e standard.

Lunghezza standard per Bunky, di Magis Me Too, in polietilene stampato in vari colori, si può all’occorrenza trasformare  in letto a castello.

Per i bimbi un po’ più grandicelli c’è il bellissimo lettino Toddler della Oeuf. In legno di noce e Eco-Mdf, ha piedini regolabili ed è adatto ai bambini fino ai 6 anni circa.

E se il pupo divide la camera con un fratellino o sorellina più grande? Ecco un bellissimo letto a castello ad altezza ridotta con letto inferiore montessoriano. Si tratta di AMBERintheSKY della Perludi. Materiali: legno compensato di betulla e lana.

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13 Comments

  • Reply Anna

    Che forti i lettini impilabili di tanti colori, perfetti per un nido ultramoderno!

    17 Gennaio 2013 at
    • Reply Simona

      Anche a me piacciono molto, sono anche in misura standard e sei hai due bimbi, impili e raddoppi lo spazio dei giochi!

      17 Gennaio 2013 at
  • Reply La casa sulla scogliera

    Lettini davvero deliziosi! A Mati piacerebbero da matti!
    Baci
    Elli

    17 Gennaio 2013 at
    • Reply Simona

      Io ho una predilizione per L1 della Totem e di tutti i loro prodotti. Il prossimo letto di Gi sarà sicuramente quello, hanno un profumo di essenza di legno magnifico!

      17 Gennaio 2013 at
  • Reply Silvia (Mammabook)

    Come ti ho accennato, ho segnalato entrambi gli articoli qui: http://mammabook.blogspot.de/2012/03/nesting-ovvero-cosa-serve-un-bebe-guida_27.html

    17 Gennaio 2013 at
  • Reply Anonimo

    Ciao io non sono una mamma, ma sono rimasta talmente affascinata dal tuo blog che ho incominciato a seguirlo…
    Leggendo questo post mi sono chiesta se non fosse pericoloso, nel senso che di notte o cmq di mattina presto può succedere che si svegli prima di te, e se a quel punto incomincia a gattonare per casa e tu non lo senti..In pratica mi spieghi come ci si organizza, e dache età è consigliabile?
    grazie mille valeria

    22 Gennaio 2013 at
    • Reply Simona

      Ciao Valeria, sono molto contenta che ti piaccia il blog.
      Riguardo alla tua domanda, beh la risposta ovviamente non è semplice.
      Intanto direi che dipende molto dai bambini, dalla casa e dalle abitudini della famiglia.
      I lettini montessoriani sono adatti già ai bambini di 9 mesi, mentre quelli toddler direi che sono l'ideale dai due anni circa.

      Ti posso garantire che, da persona con il sonno abbastanza pesante, quando si hanno bimbi piccoli, si attivano delle antenne invisibile che nel 99% dei casi sentono i minimi rumori che li riguardano. Certo i bimbi non sono tutti uguali, ci sono quelli che appena svegli chiamano la mamma, quelli che piangono, quelli che si dirigono verso il letto dei genitori e quelli che perlustrano la casa in solitudine, quindi:

      – Se non ci si sente sicuri per un po' si può mettere il lettino vicino a quello dei genitori per poi spostarlo nella loro cameretta.
      – In alternativa si può mettere un baby control o dei sonaglietti in prossimità del lato da cui possono scendere (un idea di una amica che aveva L1 della totem)

      La cosa fondamentale cmq è cercare di creare un ambiente sicuro per il bambino. La cameretta non deve avere pericoli, dalle prese coperte ai giochi piccoli non a sua portata. Stessa cosa per oggetti pesanti che possa tirarsi addosso. Via dalla sua stanza tutto ciò che non compete alla stanza di un piccolo .
      Se ci si sente più sicuri si possono mettere i blocchi alle finestre (quelli che metti per il frigo intendo) ad una altezza comoda per l'adulto ma a cui il bimbo non arriva, così soprattutto quando è un po' più grande, non potrà affacciarsi alle finestre o uscire all'aperto. Per finire semplicemente chiudere le porte delle stanze nelle quali il bambino non deve entrare da solo, vedrai che si dirigerà verso la camera dei genitori.

      22 Gennaio 2013 at
  • Reply marisa rossi

    Anche i miei hanno provato prima un vecchio lettino con le sbarre, ma si buttavano di sotto tipo circo Orfei….., dopo ho preso due lettini bassi ma con delle sponde che evitano ruzzoloni e svegliataccie improvvise…..

    Lo usano da quando hanno un anno e mezzo, e siamo contentissimi, entrano ed escono in piena autonomia dal lettino
    (dal lato dei piedi ha una zona senza sponda per facilitare il passaggio) forse non è Montessori al 100% ma è un bel compromesso.
    ( Il lettino è quello di Woodly) : http://www.woodly.it/

    5 Giugno 2014 at
    • Reply simona

      Conosco i lettini woodly e sono molto belli! ne ho parlato nel blog poco tempo fa infatti!

      12 Giugno 2014 at
  • Reply Francesca

    Ciao Simona,
    bellissima l’idea di “complementi a misura di bimbo”, come nel caso del lettino Montessoriano. Conosci, sullo stesso stile d’arredo moderno, ma “utile” anche delle sedie e tavoli per bambini che non soffochino la loro personalità? Grazie in ancicipo 😉

    3 Marzo 2016 at
    • Reply simona

      Ciao Francesca, se il tuo budget è “risicato” puoi scegliere le serie da bambini di Ikea o il classico tavolino basso Lack sempre di Ikea. Se invece puoi affrontare una spesa più alta i migliori in assoluto sono quelli di Flowerssori.
      Ecco il link: http://www.flowerssori.it/

      3 Marzo 2016 at
  • Reply LETTI MONTESSORIANI - Il Pampano - interior | lifestyle | kids

    […] aver affrontato in passato l’argomento nanna in un post dedicato alle culle e in uno dedicato ai lettini oggi vorrei tornare proprio su quest’ultimo argomento e nello specifico parlare nuovamente […]

    17 Febbraio 2017 at
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